1. Tutela della salute e regionalismo: note introduttive
L’esigenza di valorizzare le autonomie territoriali, in luogo di uno Stato centrale ed accentratore, sovente lontano dalle reali necessità delle comunità locali, foriero di sterili pratiche burocratiche ed incapace di soddisfare i bisogni della popolazione, è stata da lungo tempo avvertita, pur con storiche, altalenanti fortune, all’interno dell’Italia (anche pre) repubblicana.
Sosteneva Luigi Sturzo circa un secolo fa che il regionalismo fosse «un grido di vita contro la paralisi ed il grido degli italiani delle campagne e delle città contro il parassitismo della capitale o delle capitali che dominano, attraverso lo Stato e la burocrazia, tutta la vita del nostro Paese».
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