1. Una nuova età comunale: tra sovrapposizione di competenze e (in)certezza del diritto
Provare oggi a districarsi tra la selva delle norme regolatrici della presente emergenza sanitaria è impresa sconsigliabile anche al giurista più avvezzo; l’ingente e costante produzione normativa – sia a livello nazionale che regionale, ma soprattutto locale – ci consegna il ritratto di un Paese contagiato anche sotto il profilo della certezza del diritto («e dei diritti»).
Che il verificarsi di una situazione emergenziale implichi uno sconvolgimento – quantomeno parziale – dello status quo è cosa quasi lapalissiana; tuttavia nessuno avrebbe pronosticato la realizzazione di un vero e proprio “comunalismo differenziato”, incompatibile, come meglio si dirà, con il fondamentale principio di unità e indivisibilità della Repubblica icasticamente enunciato dall’art. 5 della nostra Costituzione. Parlare di una disciplina disuguale di Comune in Comune appare, come vedremo più in avanti, non del tutto un azzardo.
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