Come tutte le nozioni appartenenti alle scienze sociali, anche quello di interesse nazionale è concetto fungibile e polivalente, suscettibile di essere declinato secondo plurimi schemi e, come la gran parte dei concetti appartenenti al diritto pubblico, e come ampiamento mostrato dall’Autore del volume che qui si commenta, esso possiede una spiccata valenza politica.
Nel nostro caso, il conflitto tra le diverse istanze politiche si tramuta immediatamente in conflitto giuridico: la tensione tra accentramento e decentramento – connaturata peraltro alla davvero fragile storia istituzionale d’Italia – si trasforma nella dinamica tra azioni centripete e centrifughe che, lungi dall’essere abilmente cristallizzata in Costituzione, pone all’interprete e agli organi giudicanti continue problematiche di contemperamento (e, molto spesso, di oggettiva e necessaria prevalenza dell’uno a discapito dell’altro).
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